chiudialexandria

Download:


AS_Italia_pross ... retto.pdf

L'AGRICOLTURA SOCIALE IN ITALIA. OPPORTUNITÀ E SFIDE PER IL PROSSIMO PERIODO DI PROGRAMMAZIONE


Autore: Francesca Giarè (INEA) +

Editore: Rete Rurale Nazionale
Categoria: Agricoltura Biologica
ISBN: --
N. Pagine: 23
Inserito il: 2017-02-18
Da: Redazione di Alexandria
Fonte: Free web resource - Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Con il termine Agricoltura sociale (AS) si indica l'insieme delle pratiche, anche molto differenti tra loro, realizzate a beneficio di soggetti a bassa contrattualità (persone con handicap fisico o psichico, psichiatrici, dipendenti da alcool o droghe, detenuti o ex‐detenuti) o indirizzate a fasce della popolazione (bambini, anziani) per cui risulta carente l'offerta di servizi di servizi (Di Iacovo, 2008).    Si tratta, quindi, di attività e servizi che vengono progettati e realizzati in risposta a problematiche ed esigenze locali, contestuali, specifiche, impiegando le risorse dell'agricoltura e della zootecnica per promuovere azioni terapeutiche, educative, ricreative, di inclusione sociale e lavorativa e servizi utili per la vita quotidiana. Semplificando, possono essere distinte diverse attività riconducibili all'agricoltura sociale: - Inserimento lavorativo di persone con difficoltà temporanee o permanenti (handicap psico‐fisico, problemi psichiatrici, dipendenze da alcool o droghe, detenzione, ecc.) in aziende agricole o cooperative sociali agricole, con forme contrattuali differenti, dal tirocinio al contratto a tempo indeterminato o, nel caso delle cooperative, come soci lavoratori; - Formazione: attività di formazione, soprattutto con forme come la borsa lavoro e il tirocinio, per soggetti    a bassa contrattualità, finalizzate anche all'inserimento lavorativo; - Offerta di attività di co‐terapia, in collaborazione con i servizi socio‐sanitari, per persone con difficoltà temporanee o permanenti (handicap psico‐fisico, problemi psichiatrici, anziani, ecc.); - Offerta di servizi alla popolazione: bambini (agri‐nidi, attività ricreative, campi scuola, centri estivi, ecc.), anziani (attività per i tempo libero, orto sociale, fornitura di pasti, assistenza, ecc.); Analizzando le realtà presenti nelle diverse regioni, si nota la presenza di esperienze svolte in aziende agricole produttive (imprese familiari, cooperative sociali agricole, imprese singole) ma anche attività realizzate in altri contesti, come testimoniato dalla presenza di orti terapeutici presso ospedali o centri diurni, attività agricole presso istituzioni carcerarie o aziende annesse alle università agrarie o agli istituti tecnici agrari. L'AS si caratterizza per la presenza attiva di più soggetti che progettano e gestiscono le attività: imprese, cooperative sociali, asl, comuni, associazioni, ecc.; spesso il partenariato tra i diversi soggetti si basa su accordi realizzati a livello locale (piani socio‐sanitari di zona, protocolli di intesa, accordi di programma, ecc.), che rispondono a esigenze specifiche mettendo in sinergia competenze e professionalità disponibili, con costi molto più bassi rispetto ai servizi socio‐ sanitari di norma erogati dai servizi pubblici.  


Files disponibili:

• AS_Italia_prossima_programmazione_corretto.pdf

Download:


AS_Italia_pross ... retto.pdf

L'AGRICOLTURA SOCIALE IN ITALIA. OPPORTUNITÀ E SFIDE PER IL PROSSIMO PERIODO DI PROGRAMMAZIONE


Autore: Francesca Giarè (INEA) +

Editore: Rete Rurale Nazionale
Categoria: Agricoltura Biologica
ISBN: --
N. Pagine: 23
Inserito il: 2017-02-18
Da: Redazione di Alexandria
Fonte: Free web resource - Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Con il termine Agricoltura sociale (AS) si indica l'insieme delle pratiche, anche molto differenti tra loro, realizzate a beneficio di soggetti a bassa contrattualità (persone con handicap fisico o psichico, psichiatrici, dipendenti da alcool o droghe, detenuti o ex‐detenuti) o indirizzate a fasce della popolazione (bambini, anziani) per cui risulta carente l'offerta di servizi di servizi (Di Iacovo, 2008).    Si tratta, quindi, di attività e servizi che vengono progettati e realizzati in risposta a problematiche ed esigenze locali, contestuali, specifiche, impiegando le risorse dell'agricoltura e della zootecnica per promuovere azioni terapeutiche, educative, ricreative, di inclusione sociale e lavorativa e servizi utili per la vita quotidiana. Semplificando, possono essere distinte diverse attività riconducibili all'agricoltura sociale: - Inserimento lavorativo di persone con difficoltà temporanee o permanenti (handicap psico‐fisico, problemi psichiatrici, dipendenze da alcool o droghe, detenzione, ecc.) in aziende agricole o cooperative sociali agricole, con forme contrattuali differenti, dal tirocinio al contratto a tempo indeterminato o, nel caso delle cooperative, come soci lavoratori; - Formazione: attività di formazione, soprattutto con forme come la borsa lavoro e il tirocinio, per soggetti    a bassa contrattualità, finalizzate anche all'inserimento lavorativo; - Offerta di attività di co‐terapia, in collaborazione con i servizi socio‐sanitari, per persone con difficoltà temporanee o permanenti (handicap psico‐fisico, problemi psichiatrici, anziani, ecc.); - Offerta di servizi alla popolazione: bambini (agri‐nidi, attività ricreative, campi scuola, centri estivi, ecc.), anziani (attività per i tempo libero, orto sociale, fornitura di pasti, assistenza, ecc.); Analizzando le realtà presenti nelle diverse regioni, si nota la presenza di esperienze svolte in aziende agricole produttive (imprese familiari, cooperative sociali agricole, imprese singole) ma anche attività realizzate in altri contesti, come testimoniato dalla presenza di orti terapeutici presso ospedali o centri diurni, attività agricole presso istituzioni carcerarie o aziende annesse alle università agrarie o agli istituti tecnici agrari. L'AS si caratterizza per la presenza attiva di più soggetti che progettano e gestiscono le attività: imprese, cooperative sociali, asl, comuni, associazioni, ecc.; spesso il partenariato tra i diversi soggetti si basa su accordi realizzati a livello locale (piani socio‐sanitari di zona, protocolli di intesa, accordi di programma, ecc.), che rispondono a esigenze specifiche mettendo in sinergia competenze e professionalità disponibili, con costi molto più bassi rispetto ai servizi socio‐ sanitari di norma erogati dai servizi pubblici. Â